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AUMENTA LE VENDITE ENTRANDO NELLA REALTA' DEL CLIENTE, CON I CORSI DI FORMAZIONE TECNICHE DI VENDITA EVOLUTI |
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Durante i miei corsi di formazione tecniche di
vendita, talvolta mi rendo conto che i partecipanti hanno difficoltà sul
campo in quanto cercano di vendere sulla base dei propri criteri di
acquisto, e del loro sistema rappresentazionale, non considerando
minimamente questi aspetti dal punto di vista del cliente. E’ un po’
come pretendere che se a me piacciono le Volvo (le considero ottime
vetture, robuste, comode, sicure, sobrie) debbano, per queste
caratteristiche, per forza piacere a tutti. La realtà del cliente, esplorata nei seminari di formazione tecniche di vendita avanzati di TFV Come sappiamo, così non è. Anche parlando di
automobili, ognuno ha i propri personali criteri di scelta (prezzo,
lusso, comodità, durata, dimensioni, consumi, ostentazione, …) e il
proprio personalissimo modo di percepire e valutare gli elementi
fenomenici della realtà che lo circonda. Per qualcuno (che magari ama
ostentare) un’auto poco appariscente (Volvo, appunto) non risulta
interessante; per altri (che puntano al risparmio a tutti i costi)
un’auto che costicchia (Volvo, appunto) non risulta interessante; per
altre persone ancora (di mentalità più autarchica) un’auto non italiana
(sempre Volvo) non risulta interessante. Tutto questo prescindendo dal
reale e oggettivo valore del bene in questione. Così come ognuno ha criteri di scelta propri,
ogni persona utilizza prevalentemente alcuni dei 5 sensi per percepire e
ricordare i fatti attorno a sé. Ci sono individui che prediligono
l’udito, altri prediligono la vista, altri ancora il tatto, e anche più
marginalmente il gusto e l’olfatto. I primi comprendono meglio il mondo
attorno a loro per mezzo delle parole e dei suoni / rumori (li chiamiamo
auditivi), i secondi per mezzo di ciò che vedono (li chiamiamo visivi),
i terzi per mezzo di ciò che toccano, assaggiano, annusano (li chiamiamo
cinestesici). Nel corso dei miei seminari di formazione
tecniche di vendita queste distinzioni (che potrebbero ad alcuni apparire
un po’ esoteriche) hanno un ruolo importante, in quanto sono la chiave
che apre le porte del mondo del cliente. Per vendere con successo è
importante entrare in questo mondo, e percepire i fatti come li
percepisce il cliente. Così facendo il venditore ha modo di comunicare
con modalità che siano maggiormente gradite al cliente stesso,
di sintonizzarsi sulla sua
lunghezza d’onda, e di aumentare di molto il proprio potere di
influenzamento e persuasione. Vediamo come fare. Il primo passo è comprendere qual è la modalità
preferita dal cliente per percepire la realtà che lo circonda. A questo
proposito devo premettere che ognuno di noi non è mai o solo visivo, o
solo cinestesico, o solo auditivo: siamo tutti un po’ tutte e tre le
cose, tuttavia con una predominanza, più o meno marcata, di uno degli
aspetti. Individuandolo, il venditore avoca a se una forza persuasiva
molto maggiore, in quanto ha modo di sintonizzarsi più profondamente con
il cliente. Questa valutazione va effettuata prima della presentazione,
ad esempio nella fase di socializzazione iniziale: presentando la
propria soluzione con l’enfasi sulla modalità preferita dal cliente,
come detto, si acquisterà molto in capacità di influenzare ed orientare
le scelte del cliente stesso.
Percepire la modalità preferita dal cliente, con la formazione tecniche
vendita evoluta Il modo più veloce ed efficace di capire ciò è
osservare il comportamento e il linguaggio prevalentementi dal cliente:
·
Cliente prevalentemente visivo
o
Verbalizzazioni: mettere nero su bianco, non vederci dalla stanchezza,
andare alla cieca, è chiaro? chiarire un concetto, brancolare nel buio,
il mio punto di vista, a prima vista, lo vedo bene/male, mettere la cosa
in prospettiva, guarda qui, hai visto?
o
Comportamento: si muove molto, fa gesti ampi con i quali sottolinea ciò
che dice, ha un eloquio piuttosto veloce, talvolta può mangiarsi le
parole, contatto visivo prolungato
·
Cliente prevalentemente cinestesico
o
Verbalizzazioni: a pelle, a sensazione, percepisco che è così, l’ho
toccato con mano, pugno nello stomaco, persona ruvida / forte / dolce,
l’impatto è positivo / negativo, mi sento in difficoltà, a naso, toccare
il fondo, risalire la corrente
o
Comportamento: eloquio lento, timbro grave, molti autocontatti, sguardo
in basso e apparentemente concentrato, manipola oggetti
·
Cliente prevalentemente auditivo
o
Verbalizzazioni: mi sento a mio agio / in difficoltà, hai sentito bene?
qualcosa mi dice che, dimmelo, fammi sentire com’è, siamo / non siamo in
sintonia, l’argomento stride / fila, spiegami un po’ questo, apri le
orecchie, armonioso, musica per le orecchie, mi dico che
o
Comportamenti: gestualità media, eloquio nè lento né veloce, utilizza
termini propri, postura stabile e in equilibrio - simmetrica, sguardo
spesso laterale, volume della voce sostenuto, scandisce bene le parole Una volta stabilite le modalità predominanti
nell’interlocutore, si tratta di rispecchiarle (con misura!) sia
verbalmente, sia da un punto di vista di eloquio. Così, con un cliente
visivo si utilizzeranno termini visivi, parlando abbastanza velocemente
e gesticolando, sempre in un ambito di ragionevolezza; si manterrà
inoltre un contatto oculare prolungato. Col cliente auditivo ci si
muoverà di meno, si parlerà piu lentamente, con proprietà di termini e
voce mediamente alta, naturalmente usando vocaboli auditivi. Per finire,
con un cliente prevalentemente cinestesico, oltre a rispecchiare i suoi
vocaboli preferiti, si eviterà decisamente un contatto oculare troppo
spinto, si incentiverà il “toccare” e il “prendere in mano” (un leaflet,
un prodotto, un mockup, …).
Per approfondire questi temi, a parte il
frequentare un buon seminario di formazione tecniche di vendita evoluto,
consiglio di scaricare gratuitamente un completo estratto de “Xtreme
sales power – Libera la tua potenza di vendita e raddoppia i tuoi
guadagni!”, 2° edizione, diventato un
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