|
||
COME EFFETTUARE UN'ANALISI DEI BISOGNI APPROFONDITA, CON LA FORMAZIONE TECNICHE DI VENDITA EVOLUTA |
||
Approfitto qui, attraverso un suggerimento che
fornisco sempre nei miei
corsi di formazione tecniche di vendita,
per spendere qualche parola circa la fase
preparatoria di una presentazione irresistibile del
proprio prodotto / servizio: la fase di analisi,
emersione e sollecitazione dei bisogni del prospect.
Quando in aula parlo di questi aspetti, spesso
esemplifico, paragonando il venditore a questo
stadio della sales call con un potenziale campione
di tiro al bersaglio, che cerchi di centrarlo
sparando con una benda sugli occhi. Certo,
l’esperienza gli suggerisce che, sparando molti
colpi in varie direzioni ed altezze, prima o poi
finirà per effettuare un centro. Tuttavia, quanto
tempo impiegherà e quanti colpi dovrà sparare (con i
relativi costi) prima di centrare almeno una volta
il bersaglio?
Vendere senza aver ben chiari i bisogni del cliente
è come sparare al bersaglio da bendati: prima o poi
si riuscirà a realizzare una vendita, tuttavia
quanto tempo e quante visite (ancora una volta,
costi) occorrono per fare un centro?
Chiarire e sollecitare i bisogni del potenziale
cliente è un passo obbligato sulla strada della
definizione dell’accordo di vendita, ed è una fase
che passa attraverso il porre un certo numero di
domande. Porle in modo conversazionale, annegate in
un discorso di più ampio respiro, ma porle. Porre le
domande (tanto per citarne alcune, chiuse, aperte,
retoriche, esplorative, di stimolo, stategiche, di
focalizzazione, …) equivalgono a togliersi la benda
dagli occhi, per capire in che direzione sparare.
Naturalmente non mi illudo, in un breve articolo, di
poter esaurire questo tema; scaricando gratuitamente
un completo estratto de “Xtreme
sales power – Libera la tua potenza di vendita e
raddoppia i tuoi guadagni!”,
seconda edizione, si possono avere maggiori
informazioni (è diventato un riferimento per i
venditori italiani); acquistandolo in versione
integrale, comodamente da casa, presso Amazon, si
può andare a fondo del tema.
Il fulcro, dicevo, sono le domande. Tuttavia, non
poste a caso, ma utilizzando un modello semplice,
efficace, in grado di elicitare rapidamente
qualsiasi informazione da chiunque. Sul libro di cui
sopra, l’ho chiamato modello delle 4 A. Si tratta di
un modello a 4 stadi, che porta il potenziale
cliente a:
·
Fornire informazioni sull’azienda e su sé stesso;
·
Portare a galla relativi bisogni e desideri per
quanto riguarda il prodotto / servizio offerto dal
venditore;
·
Toccare con mano di quanto migliorerebbe la sua vita
emozionale, economica, pratica se acquistasse ora (o
quanto sarebbe sgradevole e costoso tenersi un
eventuale problema);
·
Passare all’azione (assistere con interesse ad una
presentazione dettagliata del prodotto / servizio, o
formalizzazione dell’acquisto).
Questo modello è tema consueto della mia attività di
formazione tecniche di vendita, differisce leggermente
nella fase conclusiva (3° e 4° stadio) da quello
cosiddetto “spin selling” (situation, problem,
implication, need) e funziona molto bene. Definisco le domande così : ambito, annessi, afflizione, azione, come a seguire
·
Domande di ambito: Sono domande su temi generici,
che riguardano gli aspetti di massima del prospect
·
Domande di annessi: vanno più in dettaglio, e
cominciano a scavare per evidenziare eventuali
bisogni non coperti, desideri, motivi di
insoddisfazione
·
Domande di afflizione: quantificano i costi
emozionali ed economico-finanziari
di ciò che il prospect vorrebbe cambiare e/o
migliorare e non ha ancora migliorato
·
Domande di azione: spingono il prospect all’azione,
per colmare bisogni e desideri, e fare cessare i
motivi di insoddisfazione
Non fa
pressione sul prospect e lo porta, nella peggiore
delle ipotesi, ad ascoltare la dimostrazione del
prodotto con interesse e attenzione. Quindi, prepara
tale fase che, per questo, e osservando un po’ di
accorgimenti, potrebbe diventare irresistibile, e
condurre quindi alla definizione dell’accordo.
|
||
Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia |